Il colloquio è il punto chiave di ogni selezione, il momento della verità in cui poter conoscere l’azienda e dimostrare il proprio valore. Un’occasione così è unica, vediamo come non sprecarla!

Le regole d’oro del colloquio di selezione

Ecco qui alcuni consigli di HR Talent per sostenere un colloquio di selezione ed avere maggior successo:

1. La prima impressione è fondamentale

I primi due minuti di un colloquio sono importantissimi. Il valutatore in questo lasso di tempo presterà molta attenzione al modo in cui ti presenti, all’ abbigliamento e al linguaggio. Dai sempre del lei, accettando di dare del tu solo se è il selezionatore a proportelo.

Con l’era digitale e l’avvento dei Social, è molto probabile che il recruiter si sia già fatto una prima impressione su di te, andando a vedere il profilo Linkedin, facebook ecc.

Attento quindi all’utilizzo che fai dei social e a cosa pubblichi, specialmente se stai cercando lavoro!

2. Informati sull’azienda prima del colloquio

Già in fase di invio del curriculum, buona prassi è andare a studiare l’azienda sul sito e sui social per fare una candidatura mirata. Ancor di più, prima del colloquio, è importante capire più informazioni possibili per presentarsi in modo adeguato (se vedete che i dipendenti utilizzano un abbigliamento formale, sarà opportuno andare al colloquio in completo/tailleur). Importante è apprendere i settori in cui l’azienda opera, il numero dei dipendenti, le sedi ecc. al fine di saper porre delle domande utili e far capire il proprio reale interesse per la posizione e per l’azienda.

3. Attenzione alla comunicazione non verbale

Alcuni accorgimenti importanti:

  •  Dai una stretta di mando decisa e forte (non troppo) accompagnata da un sorriso;
  •  Aspetta l’invito a sederti del recruiter, e una volta seduto non assumere una postura di chiusura (gambe e braccia incrociate), ma accomodati sulla sedia dritto con le mani aperte appoggiate sopra il tavolo.
  • Stabilisci e mantieni un contatto visivo con il tuo interlocutore, soprattutto quando sei in difficoltà. In questo modo eviterai di trasmettere disagio o paura.
  •  Attenzione anche all’aspetto paraverbale, parla ad una velocità adeguata, scandendo bene le parole, con un volume variabile del tono.

4. Preparati le risposte alle domande più frequenti

Nella maggior parte dei colloqui di selezione ti verranno poste delle domande sul tuo passato e sul tuo presente. Ecco alcune delle domande più frequenti:

  • Come si definirebbe? Questa è una domanda molto generale e trovarsi impreparati è semplice. Meglio pensare prima ad una breve presentazione personale che racchiuda elementi essenziali positivi della tua personalità.
  • Quali sono i suoi punti di forza e di debolezza? Nei punti di forza non esagerare, ma scegli quelli che possono avere ripercussioni sul lavoro. Non avere paura dei punti di debolezza, tutti ne abbiamo. L’importante è che subito dopo spieghi cosa stai facendo per migliorarli.
  • Cosa la spinge a cambiare lavoro? Menzionare i reali motivi è molto rischioso. Ad esempio dire di aver litigato con il capo, piuttosto che di non trovarsi bene con i colleghi rischia di farti passare come una persona conflittuale e poco flessibile. Punta sempre, invece, all’interesse per la tua crescita professionale, ad assumere nuove responsabilità e porti nuovi obiettivi.
  • Perchè è interessato a lavorare per questa azienda? Se ti pongono la domanda, questa è l’occasione giusta per far capire al selezionatore che ti sei informato sull’azienda. Elogia gli aspetti che più ti sono piaciuti e in che modo la tua figura è adatta a lavorare in questo posto.

5. Parla e fai domande

Il colloquio di lavoro non deve essere un interrogatorio, metterebbe a disagio sia te che il recruiter.

All’inizio lascia la parola al selezionatore, che spiegherà brevemente la ricerca e la storia dell’azienda. Dopodiché è il tuo turno, quindi preparati un discorso che racchiuda il tuo percorso formativo e professionale, in modo che non sia un “botta e risposta”. Ricorda che il recruiter sta valutando anche il tuo modo di porti, di ragionamento e di opinione verso te stesso. Nella fase finale del colloquio, invece, è importante porre delle domande per sottolineare il vostro interesse.

Attenzione, però, a non dilungarvi troppo… la sintesi è molto apprezzata in azienda!

Detto questo, in bocca al lupo per il tuo colloquio e ricorda, prima di tutto, di essere te stesso!